Come trascrivere in Italia il matrimonio civile celebrato all’estero

1/6 – Introduzione

Sono tanti i matrimoni celebrati all’estero. Il DPR 396 del 2000 regola la cerimonia civile in località straniera, laddove i coniugi sono entrambi cittadini italiani o lo è uno dei due. Il matrimonio all’estero va celebrato dinnanzi all’autorità diplomatica o consolare competente oppure all’autorità locale. Per essere valido anche in Italia, il matrimonio civile va trascritto presso il Comune italiano individuato dalla legge. La procedura verifica l’insussistenza di impedimenti che possano rendere nullo il matrimonio stesso. Vediamo dunque come trascrivere in Italia la modalità di celebrazione prescelta.

2/6 Occorrente

  • Essere in possesso dei requisiti richiesti dalla legge italiana

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Gli sposi uniti in matrimonio dal consolato italiano all’estero, non devono preoccuparsi di trascrivere l’atto in Italia. La stessa autorità si occupa di trasmettere il documento di matrimonio al Comune italiano di residenza dei due coniugi, oppure al Comune di iscrizione all’AIRE (Anagrafe degli italiani Residenti all’Estero) o a quello di nascita. Se il matrimonio civile viene celebrato dinnanzi alla competente autorità locale, bisogna trasmettere una copia dell’atto all’autorità consolare italiana. Sarà quest’ultima ad attivare la procedura come da prassi.

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In caso di urgenza o per giustificati motivi personali è possibile richiedere la trascrizione dell’atto di matrimonio al Comune italiano territorialmente competente. In tal caso, vanno presentati all’Ufficio di Stato Civile l’atto di matrimonio tradotto in lingua italiana e legalizzato. Ciò non occorre se l’atto viene compilato sul modello plurilingue previsto dalla Convenzione di Monaco del 1980, a cui aderiscono l’Austria, il Belgio, la Grecia, la Francia, la Germania, l’Italia, il Lussemburgo, i Paesi Bassi, la Polonia, il Portogallo, la Spagna, la Turchia e la Svizzera. Il certificato ha validità di 6 mesi.

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La trascrizione in Italia dell’atto di matrimonio non avrà validità qualora dovessero sussistere impedimenti di vario tipo, in contrasto con i dettami della legge. I casi che prevedono l’annullamento di un matrimonio civile celebrato all’estero sono: sposi dello stesso sesso; età di uno dei coniugi inferiore a 16 anni; vincoli di parentela o l’interdizione per infermità mentale. La trascrizione dell’atto avviene anche se un partner risulta legato ad un matrimonio precedente. In tal caso, il Comune deve darne comunicazione all’Autorità Giudiziaria (Procura della Repubblica) per le dovute verifiche e per l’eventuale contestazione del reato di bigamia.

6/6 Consigli

  • Per i matrimoni religiosi all’estero essi hanno validità solo se producono effetti civili
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